Escursione Invernale Facile in Val di Zoldo: da Pecol alla Baita Civetta

Ti trovi in Val di Zoldo in inverno e stai cercando una passeggiata facile da fare in zona? Magari in un sentiero battuto dove, la maggior parte delle volte, non servono neanche le ciaspole? Allora sei nel posto giusto.

Devi sapere che la Val di Zoldo è una valle delimitata ad Est dal Monte Pelmo e, ad Ovest, dal Monte Civetta. In questa vallata scorre un fiume che nasce dal versante orientale del Monte Civetta, si chiama Maè e, proprio in questo versante, si snoda il sentiero descritto in questo articolo. Lungo il percorso sarà possibile prendere una breve deviazione che ti porterà alla sua sorgente. 

Il sentiero percorre dei luoghi molti belli e, circondato dal bosco con le montagne innevate, il tutto acquisisce un fascino unico. E poi, vuoi mettere terminare il percorso e fermarsi a mangiare in una delle migliori baite della zona?

Pecol è un piccolo paese che si trova in Val di Zoldo, in provincia di Belluno, nelle Dolomiti. È confinante, praticamente un tutt’uno, con Mareson, un piccolo paese poco più a valle.

Dove si trova Pecol

Come arrivare a Pecol

Arrivare a Pecol è abbastanza semplice, il mio consiglio è di inserire le indicazioni su Google Maps. Nell’eventualità non fosse possibile, l’obiettivo è arrivare a Longarone, una cittadina a pochi chilometri da Belluno. Da qui è necessario seguire le indicazioni per la Val di Zoldo, percorrendo la SR251 in circa 30 minuti sarai arrivato. Ovviamente in inverno sono necessarie le gomme invernali e le catene, in questi mesi è la normalità, da Longarone in avanti, trovare la strada ghiacciata.

Strada da Belluno a Pecol

Scheda del percorso

Se vuoi arrivare alla Baita Civetta durante la stagione invernale, stai cercando il sentiero più facile e allo stesso tempo vuoi fare una camminata molto bella, probabilmente il sentiero descritto in questo articolo è quello che fa per te. Si parte da Pecol, si segue il sentiero 587 e, in circa 45 minuti, si arriva in baita. Lungo il percorso è possibile visitare una cascata di nome Gavon Grant e, con una breve deviazione di circa 10 minuti per andare ed altrettanti per tornare, anche la sorgente del Maè.

La deviazione verso il Maè, al contrario del percorso diretto Pecol – Baita, potrebbe essere difficoltosa a causa della neve alta e non battuta. In questo caso sono necessarie le ciaspole e, di conseguenza, anche un po’ di esperienza ‘montana’.

Pecol - Baita Civetta A/R

  • Durata: Circa 1.45/50 ore totali ad un passo medio – lento (3.2 km/h)
  • Distanza: Circa 6 km (3 km Andata / 3 km Ritorno)
  • Dislivello: Circa 200 m
  • Difficoltà: Facile, sentiero adatto alle famiglie
  • Tipo di Percorso: Andata e Ritorno sullo stesso sentiero
  • Terreno: Neve battuta su terreno sterrato
  • Punto di Partenza: Pecol piazzale Cabinovia (1375m) – Indicazioni Google Maps
  • Punto di Arrivo: Baita Civetta “al Casot” (1579 m) – Indicazioni Google Maps
  • Parcheggio: Gratuito

Pecol - Sorgente del Maè - Baita Civetta A/R

  • Durata: Circa 2/2.15 ore totali ad un passo medio – lento (3.2 km/h)
  • Distanza: Circa 6.5 km (3.25 km Andata / 3.25 km Ritorno)
  • Dislivello: Circa 250 m
  • Difficoltà: Media
  • Tipo di Percorso: Andata e Ritorno sullo stesso sentiero
  • Terreno: Neve battuta su terreno sterrato nel sentiero principale, la deviazione per la Sorgente spesso ha neve alta non battuta
  • Punto di Partenza: Pecol piazzale Cabinovia (1375m) – Indicazioni Google Maps
  • Punto di Arrivo: Baita Civetta “al Casot” (1579 m) – Indicazioni Google Maps
  • Parcheggio: Gratuito
Il Sentiero da Pecol alla Baita Civetta
Val di Zoldo Ski Area è dove conviene parcheggiare, la linea celeste corrisponde alla deviazione per la Sorgente del Maè

Il sentiero da Pecol alla Baita Civetta (N. 587)

Per comodità ti consiglio di parcheggiare nel piazzale della Cabinovia di Pecol. Se è alta stagione potresti non trovare posto e ti toccherà cercare un parcheggio nel paese, comunque nulla di grave. Parti e dirigiti verso Nord, segui la strada che esce dal parcheggio della Cabinovia, passa il ponte e all’incrocio gira a sinistra. Poco dopo troverai delle indicazioni (in foto) e un altro ponte, attraversalo e ti ritroverai in fondo ad una pista di nome ‘Lendina’. 

Indicazioni da Pecol

In fondo alla pista sarà presente la seggiovia, raggiungila prestando attenzione agli sciatori. A questo punto dovresti avere il bosco sulla destra, inizia a risalire la pista tenendo il bosco sulla destra. Dopo circa 10 metri dovresti vedere l’inizio del sentiero che si addentra all’interno del bosco. 

Inizio sentiero nel bosco
L'inizio del sentiero si trova dove sta quel gruppo di persone in basso a destra

Qui inizia una leggera e graduale salita che terminerà all’arrivo in Baita. È impossibile perdersi, tra il sentiero innevato, ma battuto, e le indicazioni, dopo circa 1 ora sarai arrivato a destinazione. Lungo il sentiero sarai accompagnato dalla vista, meravigliosa, del Civetta e del Pelmo. 

Monte Civetta
Il Monte Civetta
Monte Pelmo
Il Monte Pelmo

Dopo circa 20-30 minuti dall’inizio del sentiero ti si presenterà sulla destra, ai piedi del Monte Civetta, una cascata. La sua acqua, spesso trasparente con sfumature di verde, con il paesaggio innevato, rende lo scenario molto suggestivo. La cascata è chiamata Gavon Grant, potrebbe essere che nel tragitto ti sia capitato di vedere qualche cartello con le indicazioni proprio per questo luogo. 

Cascata Gavon Grant

A meno di 15 minuti dal Gavon Grant, lungo il sentiero principale, si trova una deviazione segnalata con dei cartelli, per alcuni sentieri, tra i quali quello per la Sorgente del Maè. Giunto a questo punto hai la possibilità di svoltare verso la sorgente o proseguire dritto. La deviazione fino alla Sorgente e il ritorno al sentiero principale allungherà il tragitto non più di 15/20 minuti. 

Svincolo per la Sorgente del Maè

Il sentiero che conduce alla Sorgente del Maè è prevalentemente in salita. Può essere percorso senza ciaspole solo in caso di poca neve e con un tracciato già battuto da altre persone. In caso contrario, le ciaspole diventano indispensabili, così come una buona esperienza nel muoversi sulla neve fresca. 

Panorama dalla Sorgente del Maè
Panorama dalla Sorgente del Maè

Dall’inizio del sentiero per la Sorgente del Maè alla Baita Civetta ci sono circa 10 minuti, il sentiero è leggermente in salita ma nulla di così difficile. Giunto a destinazione potrai scegliere se fermarti in baita, tornare indietro o continuare verso altri sentieri. Qualsiasi cosa sceglierai, il mio consiglio è di prendere qualcosa da mangiare nella Baita Civetta, è probabilmente uno dei posti dove ho mangiato meglio in zona.

Baita Civetta
La Baita Civetta 'Al Casot'

Il Sentiero da Pecol alla Baita Civetta (N. 587): la mia esperienza

Nel giro di qualche anno mi è capitato di fare questo sentiero diverse volte e, ogni volta, rimango stupito di quanto sia bella questa passeggiata. L’escursione da Pecol alla Baita Civetta è un continuo di ‘Ma quant’è bello questo posto?’ lungo tutto il percorso. A partire da Mareson-Pecol, un paese molto bello che non ha niente da invidiare ad altri delle Dolomiti, al passaggio all’interno del bosco, al Gavon Grant. Giunto al Gavon Grant ti sarai reso conto anche della bellezza del Monte Civetta e del Monte Pelmo che sovrastano tutta la vallata. 

Ad eccezione della prima volta, ogni volta che ho intrapreso questa escursione ho scelto di seguire anche la deviazione per la Sorgente del Maè. È anche vero che solo la prima volta ho trovato la neve veramente alta, in tutte le occasioni successive, sono riuscito a percorrere il sentiero senza ciaspole e senza alcuna difficoltà.

Il mio consiglio è quello di non perderti questo sentiero se ti trovi in zona, sopratutto se stai cercando un trekking facile in Val di Zoldo da fare in inverno senza l’utilizzo delle ciaspole.

Panorama sopra il Maè

L'attrezzatura da portare con sé e non solo: i miei consigli

Come ho già scritto nell’articolo, questo non è un sentiero difficile, anzi proprio il contrario. Di conseguenza non è necessaria un’attrezzatura particolare. Ti dovrai vestire a strati ed in modo adeguato per affrontare le temperature invernali delle Dolomiti: maglietta termica, pile e giacca sono quasi sempre fondamentali, così come dei pantaloni da montagna e delle scarpe da trekking o, anche meglio, degli scarponcini appositi per la neve. Le ciaspole non sono necessarie e non ti consiglio di portarle. Se molto freddo potresti trovare del ghiaccio, di conseguenza potrebbero servirti dei ramponcini da neve, anche se a me non sono mai serviti. Portati dell’acqua e magari uno snack. Infine, prima di partire controlla sempre il bollettino meteo, in montagna non si sa mai.

Panorama Val di Zoldo

Informazioni utili

FAQ

Il sentiero da Pecol alla Baita Civetta (N. 587) è facile in inverno?

Si, è facile e adatto anche alle famiglie.

Il sentiero da Pecol alla Baita Civetta (N. 587) presenta tratti pericolosi?

No, lungo il sentiero N. 587 da Pecol alla Baita Civetta non sono presenti punti pericolosi.

È necessario usare le ciaspole sul sentiero da Pecol alla Baita Civetta (N. 587) in inverno?

No, a meno che non si vada subito dopo una grande nevicata, non ti serviranno le ciaspole, il sentiero infatti è sempre battuto.

È necessario usare i ramponcini sul sentiero da Pecol alla Baita Civetta (N. 587) in inverno?

A me non sono mai serviti ma, in caso di forte freddo, potrebbero aiutare in alcuni punti, non sono comunque fondamentali.

Si può portare il cane sul sentiero da Pecol alla Baita Civetta (N. 587) in inverno?

Si, il sentiero è adatto per portare con sé cani.

È presente un parcheggio gratuito all'inizio del sentiero da Pecol alla Baita Civetta (N. 587)?

Non è presente un vero e proprio parcheggio ma è possibile parcheggiare nel parcheggio a Pecol nel piazzale della Cabinovia (1375m) – Indicazioni Google Maps.

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Chi Sono

Ho uno spirito avventuroso: trekking, correre in mezzo alla natura, spiagge, se selvagge meglio ma non mi precludo niente. Mi piace pianificare viaggi ed esplorare più possibile i posti che visito. Sono da sempre incuriosito dai sapori e dai cibi tipici. È capitato di perdermi nel bosco per cercare gli asparagi.   

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